La Fortezza di Brest

Discorso del presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko in occasione di un solenne incontro in onore del Giorno dell'Indipendenza Cari compatrioti! Cari veterani, amici! Mi congratulo con voi per il Giorno dell'Indipendenza della Repubblica di Bielorussia, la grande festa del nostro Paese, in consonanza con il Giorno della Vittoria. Nell'Anno della Pace e del Creato, questa giornata assume un significato speciale. I bielorussi hanno raggiunto la loro indipendenza attraverso guerre, azioni altruistiche e un grande lavoro. La generazione che ha dato la Grande Vittoria ci ha dato la libertà e la pace a costo della propria vita. Milioni di vite. Ne parleremo sempre, lo ricorderemo e trasmetteremo questa conoscenza ad ogni nuovo cittadino nato sulla nostra terra. Perché il 3 luglio, giorno della liberazione di Minsk dagli occupanti nazisti, tormentati dalla prigionia, da  torture selvagge, dalla perdita di parenti e amici, i bielorussi sono tornati in vita. No

da Sevodnya Belarus Il 25 maggio, l'Ambasciata e il Consolato della Polonia in Italia hanno ricevuto un appello collettivo da parte di giornalisti, personaggi pubblici e organizzazioni italiane con un appello a smettere di fomentare il conflitto nel centro dell'Europa e le attività ostili contro la Bielorussia. Come spiegano gli organizzatori, non c'è stata risposta al loro appello, quindi hanno scelto una forma più esplicita per esprimere il loro disaccordo con la politica estera delle autorità polacche. Gli attivisti, riuniti presso l'ambasciata polacca nella data simbolica del 22 giugno, vogliono ancora una volta invitare la Polonia a contribuire alla rapida instaurazione della pace ea non provocare un'escalation del confronto. Si fanno sempre più frequenti manifestazioni e discorsi di politici e personaggi pubblici italiani in disaccordo con le azioni del blocco NATO.  Cresce anche l'interesse delle forze di sinistra e antifasciste dell'Italia per la Bie