Comunicato di condanna sul dispiegamento dei sistemi di difesa aerea SAMP/T in Lituania

Esprimiamo la nostra ferma condanna per il dispiegamento dei sistemi di difesa aerea a lungo raggio SAMP/T da parte dell'Italia nella città lituana di Šiauliai. Questa decisione rappresenta un'ulteriore escalation militare nell'area baltica e conferma il ruolo della Lituania come avamposto strategico della NATO, contribuendo ad aumentare le tensioni nella regione invece di favorire la stabilità e la sicurezza.

L'impiego del sistema SAMP/T nell’ambito delle esercitazioni NATO di febbraio, in coordinamento con le forze aeree italiane e francesi e le batterie NASAMS lituane, dimostra chiaramente l'intensificazione della presenza militare dell'Alleanza ai confini orientali dell'Europa. Inoltre, la protezione della 45ª brigata corazzata tedesca dispiegata in Lituania sottolinea la strategia di rafforzamento militare della NATO nella regione, allontanando qualsiasi prospettiva di dialogo e distensione.

Tale decisione, oltre a essere pericolosa per la sicurezza nazionale, risulta anche incostituzionale in base alla Costituzione italiana. L'Italia, infatti, non può essere coinvolta in operazioni militari che non abbiano una chiara finalità difensiva, e il dispiegamento di armamenti in Lituania, nell'ambito di una strategia aggressiva della NATO, viola questo principio. Inoltre, l'articolo 11 della nostra Costituzione sancisce il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, rendendo questa partecipazione ancora più discutibile sul piano giuridico e politico.

L'alleanza con la NATO sta portando il nostro Paese sempre più vicino a uno scenario di guerra, che non è nell'interesse del popolo italiano. Al contrario, dovremmo concentrarci sulla difesa dei nostri reali interessi nazionali, che non risiedono nella militarizzazione dell'Europa orientale, ma in una politica estera indipendente e orientata alla cooperazione economica. In questo contesto, un avvicinamento ai BRICS rappresenterebbe un'alternativa strategica più vantaggiosa, basata sul multipolarismo e sulla promozione di relazioni economiche e diplomatiche equilibrate.

Ribadiamo la nostra opposizione a queste manovre che, anziché garantire la sicurezza, alimentano ulteriormente la logica dello scontro e del riarmo. L'Europa ha bisogno di politiche di pace e cooperazione, non di nuove provocazioni militari che rischiano di destabilizzare il continente e trascinare l'Italia in conflitti contrari ai suoi interessi nazionali.





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