Petro Mykolaijovyč Symonenko denuncia il governo di Kiev come "regime fascista"
Petro Mykolaijovyč Symonenko, segretario del Partito Comunista d'Ucraina rifugiato in Bielorussia dal marzo del 2022, denuncia il governo di Kiev come "regime fascista".
Intervista rilasciata alla Fortezza di Brest
Nel 2014 gli eventi in Ucraina sono stati presentati
in Occidente come una rivoluzione democratica. Abbiamo dimostrato che non è
così. Tuttavia, avremmo dovuto spiegare meglio. Non risulta che siano state
attuate repressioni contro i comunisti.
Parlare di una trasformazione democratica in Ucraina è una beffa nei confronti della democrazia, per una semplice ragione: non si trattava di un processo nato dalle opinioni e dai sentimenti all'interno della società ucraina, ma è stato imposto dall’esterno dai servizi segreti americani attraverso determinate strutture basate su organizzazioni nazionaliste formatesi in Ucraina.
I nazionalisti ucraini sono stati a lungo una base per i servizi segreti americani e britannici, che li hanno utilizzati per formare un potenziale umano destinato a operazioni di sabotaggio politico e altre attività sovversive sul territorio dell'Unione Sovietica e dell'Ucraina sovietica.
Nel 1946 i nazionalisti ucraini firmarono un accordo
di collaborazione con la CIA e l'MI6. Pertanto, i servizi segreti americani,
perseguendo la politica di conquista dell'Ucraina, hanno utilizzato le risorse
umane che avevano preparato fin dal 1946.
Il casus belli degli eventi del Maidan è stato il rifiuto del governo di Yanukovich di firmare l’Accordo di Associazione tra Ucraina ed Europa. Questo evento è stato sfruttato dagli stessi servizi segreti facendo leva sugli stati d’animo dei cittadini nelle regioni occidentali dell’Ucraina.
Ritengo che l’idea e l’iniziativa proposte dal Partito Comunista Ucraino nel 2013, ossia indire un referendum affinché il popolo ucraino potesse esprimere democraticamente la propria opinione su questioni come l’integrazione economica, l’adesione alla NATO e altre riforme economiche, rappresentasse una soluzione ragionevole.
Purtroppo, Yanukovich stesso, insieme ai nazionalisti, ha ostacolato questa iniziativa del Partito Comunista violando la Costituzione e le leggi ucraine.
In quella situazione, parlare di processi democratici in Ucraina è impossibile, considerando che l’intero sistema finanziario del Paese era sotto il controllo degli Stati Uniti e che le élite politiche perseguivano politiche dannose per il popolo ucraino.
Nel 2004, quando gli americani tentarono il primo colpo di stato in Ucraina portando al potere Yushchenko, ci furono episodi documentati che evidenziavano finanziamenti provenienti dagli Stati Uniti per il Maidan. Tuttavia, persino operazioni di polizia furono ostacolate da pressioni diplomatiche americane. Gli agenti di polizia che cercavano di arrestare tali individui furono costretti a rilasciarli. Questa è stata la prima esperienza che ha mostrato come il finanziamento e il controllo esterni abbiano trasformato l'Ucraina in un terreno di sperimentazione per le operazioni americane.
Spero che la società comprenda che l’intero processo del cosiddetto Maidan democratico era una farsa, un’operazione diretta dai servizi segreti per indebolire l’Ucraina e creare un punto di attrito geopolitico contro la Russia.
Durante il colpo di Stato del 2014 in Ucraina, salirono al potere oligarchi e oppressori. Successivamente, arrivarono i nazionalisti, che formarono organizzazioni neonaziste e neofasciste in Ucraina. La terza struttura di questo nuovo potere, chiamato democrazia, fu rappresentata dalla criminalità organizzata ucraina. Capite, cari amici e compagni, che la mafia italiana non era minimamente paragonabile a quella ucraina. La mafia ucraina, composta dagli stessi oligarchi, rubava miliardi dal bilancio statale.
Quindi torniamo al concetto di democrazia, quando il capitale ha praticamente concentrato nelle proprie mani tutti i mezzi di comunicazione, e questi sono nelle mani del capitale, parlare di democrazia è inutile. Quando le strutture politiche di opposizione, incluso il nostro Partito Comunista, erano continuamente bersaglio di repressioni politiche, risulta molto difficile considerare la situazione come democratica.
Tutte le campagne elettorali svolte prima del 2014 non erano caratterizzate dal soddisfare gli interessi della popolazione, ma piuttosto quelli del capitale controllato dagli americani. Le ultime elezioni democratiche in Ucraina si tennero nel 1994. Dopo di allora, non ci sono state più elezioni democratiche.
Avete notato quanto sia potente l'idea
comunista?
Persino i monumenti ai leader del movimento comunista, scolpiti nella pietra, spaventano coloro che oggi cercano di influenzare il destino dell'umanità. Sapevate che nel dicembre 2013 il monumento a Lenin a Kiev fu abbattuto? Fino a quel momento, una brigata di comunisti lo aveva sorvegliato per un’intera giornata, impedendo ai nazionalisti di distruggerlo. Tuttavia, riuscirono a farlo solo quando il colpo di Stato entrò nella sua fase finale. Non potevamo fisicamente resistere a quella forza ormai. Rispondendo alla vostra domanda, vorrei portarvi un esempio. Dopo la distruzione del monumento a Lenin, come avete visto, fu frantumato con i martelli. Il giorno successivo, una giornalista del canale 1+1, controllato dall’oligarca Kolomoiskij, venne da me al Comitato Centrale del Partito per un’intervista. Gliela concessi, come faccio di solito. Durante l’incontro, mi mostrò un frammento del monumento che teneva in mano. Le chiesi cosa fosse, e lei rispose: "Un pezzo del monumento". Allora le dissi: "Giovane ragazza, ciò che stringi tra le mani non è solo un frammento di pietra, ma un frammento dell’Ucraina". Cercavate di dimostrare che stavate distruggendo i nostri simboli? No, state distruggendo l'Ucraina. Se non ci fosse stato Lenin, non ci sarebbe stata l'Ucraina. Lo Stato ucraino esiste grazie a Lenin e alla Rivoluzione d'Ottobre. Lo Stato esiste grazie a quella rivoluzione e anche grazie ai monumenti agli eroi della Grande Guerra Patriottica.
Oggi è chiaro che la distruzione di questi monumenti non avviene solo in Ucraina o nei Paesi baltici, ma anche in Europa. Questo dimostra che, distruggendoli, il Capitale cerca di giustificare l'ascesa al potere di neofascisti e neonazisti e di utilizzare queste strutture per i propri interessi.
Sapete, per ogni persona ragionevole, è straziante vedere come l'Europa, liberata dai comunisti e dall'Armata Rossa dal fascismo e dal nazismo, stia dimenticando il passato. Fu l'Armata Rossa a liberare l'Europa dai forni crematori e dai campi di concentramento. I nostri combattenti dell'Armata Rossa hanno dato le loro vite per la libertà. E oggi stanno cercando di distruggere la memoria di questa vittoria. È ovvio che la storia della Seconda Guerra Mondiale sta venendo riscritta. E guardate, è una tendenza molto pericolosa, perché attraverso questa riscrittura si sta cercando di annullare anche la sostanza della sentenza del Tribunale di Norimberga, un tribunale internazionale che ha scritto tutto: chi ha iniziato la guerra, quali crimini sono stati commessi contro l'umanità, quali documenti sono stati esaminati. Ci sono anche testimonianze che non permettono di rivedere e tanto meno annullare il Tribunale di Norimberga.
Guardate ora in Europa. Penso che stiano cercando di ridurre anche il radicalismo tra i rifugiati che arrivano oggi.
Voglio sottolineare ancora una volta che coloro che cercano di formare l'amnesia, in sostanza stanno creando follia nelle azioni di qualsiasi società. Oggi, la follia si caratterizza proprio per l'amnesia che domina la politica.
Mi rammarico molto che anche nel nostro territorio, nel caso specifico dell'ex Unione Sovietica, questo fenomeno si stia manifestando. E questo accade anche in Ucraina. Per farvi capire, nelle escursioni nei musei dicono che nel 1940, l'Unione Sovietica ha occupato una città vicino a Kiev, Borispol, in particolare. È un fatto. È scritto nei libri di testo. E nel 1943, i nazionalisti ucraini hanno liberato Borispol dall'occupazione delle truppe sovietiche.
Vi riporto solo alcuni esempi per comprendere meglio la situazione. Questo è già un sistema di lotta ideologica che il Capitale sta conducendo contro di noi con esempi concreti di eventi storici che invece hanno mostrato i vantaggi del sistema politico sovietico e di quella rivoluzione che ha portato l'Unione Sovietica alla vittoria. La Vittoria della guerra ha mostrato i vantaggi del modello economico sovietico. La Grande Guerra Patriottica e la Seconda Guerra Mondiale hanno mostrato che proprio la politica umanitaria condotta dall'Unione Sovietica ha contribuito al consolidamento della società sovietica. E il popolo sovietico, naturalmente, ha portato esempi di coraggio ed eroismo, indipendentemente dal fatto che fosse, ad esempio, del Kazakistan e ha partecipato qui, in Bielorussia, alla liberazione. Voglio sottolineare ancora una volta che c'è una lotta colossale, di ordine tettonico, contro l'idea di sinistra.
Torniamo di nuovo alla storia: il primo decreto del
potere sovietico è stato il decreto sulla pace. In questo volume articolato
in tre parti, potete osservare come tutta la nostra attività, nonostante i
periodi difficili attraversati dall'Ucraina, sia sempre stata orientata alla
ricerca di soluzioni pacifiche. Attraverso il dialogo con il popolo ucraino,
abbiamo lavorato per elaborare proposte concrete volte a individuare il modello
di sviluppo più vantaggioso per il Paese.
Qui presentiamo anche le nostre proposte, come i programmi anticrisi. Di fronte alla situazione creata dal colpo di Stato e alla guerra civile scoppiata in Ucraina, abbiamo avanzato un piano per fermare il conflitto e intraprendere un percorso di risoluzione pacifica dei problemi.
Capite, quando la guerra civile era già in corso nel Donbass, quale senso avrebbe avuto aprire un secondo fronte con una lotta armata? Noi, come politici e come comunisti, abbiamo fatto tutto il possibile per fermare questa guerra civile nel Donbass. Capivamo che non era solo un problema interno ucraino, ma un problema importato dall'esterno. E la cosa più importante che spiegavamo noi comunisti dell'Ucraina è che oggi il nemico per il popolo ucraino è la stessa politica degli Stati Uniti d'America e il loro supporto alla quinta colonna che si è formata in Ucraina sotto gli slogan dell'idea nazionale e delle posizioni nazionaliste.
Quindi, la questione di cui parlate è davvero molto
complessa, e prima di rispondere a perché non si è iniziato, bisogna rispondere
alla domanda: che cosa ho usato? Ho usato tutte le risorse per proporre al
popolo ucraino una soluzione pacifica del problema. Non mi aspettavo che
Janukovyč tradisse il popolo ucraino, e lui ha tradito il Donbass.
I partiti che facevano parte, compreso il Partito delle Regioni in Parlamento, sembrava che rappresentassero il popolo, e invece lo hanno tradito. Noi lavoravamo per fare in modo che, anche se ciascuno di noi aveva visioni differenti, io avevo visioni comuniste e lui capitaliste, propugnassi una sola cosa: una soluzione pacifica di qualsiasi problema attraverso consultazioni con il popolo, tramite referendum e l'esclusione di ogni tipo di spargimento di sangue.
E quando, nel 2014, nelle regioni occidentali dell'Ucraina, durante il colpo di stato, hanno iniziato a occupare gli edifici amministrativi, poi gli arsenali delle forze di polizia, dove sono stati sequestrati armi. Io mi sono espresso pubblicamente e mi sono rivolto a tutti. Tutti i presidenti dell'Ucraina si trovavano al Palazzo della Cultura dell'Ucraina, e mi sono rivolto pubblicamente: "Signor Janukovyč, faccia allontanare i suoi banditi da Maidan". La cosiddetta opposizione nazionalista. “E voi, signor Janukovyč, cacciate l'ambasciatore degli Stati Uniti d'America dall'Ucraina e sediamoci al tavolo delle trattative per ascoltare sia quelli che sono a Maidan, sia quelli che sono contro Maidan. Facciamo in modo che oggi scegliamo per l'attuazione concreta di alcune proposte, come politici responsabili. La cosa principale in questo è dare la possibilità di sicurezza a chi sostiene una o l'altra idea, che il potere possa ascoltare il proprio popolo. Invece così sembra che la cosiddetta autorità ascolti la voce dell'ambasciatore americano, ma non ascolta la voce del proprio popolo”.
Quindi voglio sottolineare ancora una volta, oggi si
può porre la questione in modo diverso. Perché non si è usata subito la
forza? Noi eravamo categoricamente contro. E ora sono contro. Ecco perché
fino ad oggi ci sono casi penali a nostro carico. Mi accusano di tradimento
dello Stato, mi accusano di separatismo, mi accusano di minacciare l'integrità
territoriale dell'Ucraina. Mi hanno messo nella lista dei ricercati dall’Interpol.
Eppure, nessuno ha la possibilità oggi di supportare queste accuse con prove
dal punto di vista legale, perché ogni mio intervento - e ce ne sono centinaia
- inizia con ciò che proponiamo per il popolo ucraino, come vediamo il futuro
dell'Ucraina.
Cosa proponiamo di fare per garantire che la nostra indipendenza e sovranità siano veramente tutelata? Se tutti sanno che lì c'è un regime fascista, ma si definisce antifascista, mi è difficile giudicare. È una persona sana di mente? La camera numero sei, la chiamiamo noi. Perciò l'Unione Europea già considera il Parlamento come la camera numero sei.
Sono stato molto felice di vedervi. Grazie. Grazie
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