La Bielorussia nello scacchiere geopolitico: intervista a Giuseppe Masala




Con il passare dei mesi la situazione ai confini della Bielorussia si fa sempre più tesa. Oltre al confine caldo con l'Ucraina, è in atto un dispiegamento di truppe sul confine bielorusso anche in Polonia, Lettonia e Lituania. Ne parliamo con il giornalista Giuseppe Masala.


1) Negli ultimi tempi la Bielorussia sembra diventare sempre più presente in questo conflitto, è in atto un'esercitazione congiunta con la Russia, ma, nello stesso tempo, Lukashenko continua a parlare dell'importanza dei negoziati.

Cosa sta accadendo intorno alla Bielorussia?

La Bielorussia per Mosca, oltre che un paese fondamentale del mondo slavo è il bastione avanzato necessario per la difesa dall'aggressività della Nato. A mio avviso anche le esercitazioni congiunte in corso in questo periodo in Bielorussia vanno viste in questa ottica: la Russia sta rafforzando un fedele alleato nel caso in cui le cose con la Nato precipitino. Invece non credo tanto all'ipotesi che Russia e Bielorussia vogliano lanciare una offensiva nell'Ucraina occidentale. Qualora questo si verificasse significherebbe che Putin e Lukashenko considerano inevitabile lo scontro con la Nato .

2) Proprio in questi giorni c'è stato un incontro tra Putin e Lukashenko. Di cosa si è parlato? E come, secondo lei, questo incontro inciderà sull'andamento del conflitto?

Ovviamente non sono a conoscenza di cose riservate, ma è facile ipotizzare che Putin e Lukashenko abbiano fatto il punto sulla situazione in Ucraina e con la Nato, e abbiano discusso sia dell'Unione Statale russa-bielorussa sia di eventuali aiuti economici a Minsk. Hanno discusso anche dei casi in cui la Bielorussia debba entrare in guerra con la Russia? Probabilmente si, ma non renderanno mai pubblici gli accordi presi a questo proposito. Altro tema che potrebbe essere stato trattato è quello delle attività dei gruppi bielorussi pagati dalla Nato per destabilizzare il paese: i russi hanno certamente un potente apparato di intelligence e magari qualcosa sanno ...


3)Si parla molto delle sanzioni alla Russia, e del loro impatto sulla nostra economia, ma in realtà anche la Bielorussia è sotto sanzioni da qualche anno. Come incidono le sanzioni alla Bielorussia sulla nostra economia? E, soprattutto, che impatto hanno sul piano geopolitico?

Non hanno grosso impatto, le sanzioni occidentali sono innanzitutto sanzioni che stanno danneggiando l'occidente stesso che non accetta di non essere più il centro del mondo. Le sanzioni dell'occidente contro la Bielorussia hanno il solo effetto di avvicinare ancora di più Minsk a Mosca e dunque al blocco euroasiatico dove la leadership incontrastata è quella cinese.


4) Parlando di geopolitica: qual è ora il ruolo della Bielorussia nello scenario internazionale?

Potrebbe essere un interlocutore per le trattative?

La Bielorussia è stata in passato protagonista decisiva nelle trattative che hanno portato agli accordi non a caso conosciuti come “Di Minsk” e che vedevano protagoniste le regioni ribelli del Donbass e l'Ucraina e dall'altra parte avevano come garanti dell'accordo la Russia, la Bielorussia, la Germania e la Francia. Sfortunatamente quegli accordi sono completamente naufragati e credo che i prossimi saranno dettati dal vincitore sul campo di battaglia. La Bielorussia è ormai sotto questa ottica schierata pienamente con Mosca.


5)Pensa che Lukashenko riuscirà a resistere alle pressioni occidentali, come ha già fatto durante le rivolte nel 2020?

Avremo ancora una Bielorussia sovrana, o la guerra in corso rischia di minare la sua tenuta?

Si, penso che Lukashenko resisterà a qualsiasi pressione. La Russia è ormai il grande protettore e difenderà Lukashenko e l'indipendenza di Minsk dall'Occidente con il coltello tra i denti. Non vedo rischi di cambi di regime e di rivoluzioni colorate filo occidentali a Minsk.  Approfitto dell'occasione di questa intervista per augurare agli amici bielorussi in Italia i miei migliori auguri di buone feste.

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