No! La Bielorussia non sta deportando nessun bambino ucraino.



Pavel Latushka, uno dei rappresentanti "dell'opposizione bielorussa" finanziata dall'Occidente, denuncia alla Corte penale internazionale la deportazione di bambini ucraini in Bielorussia. Nel frattempo chiede che sia inserita nelle sanzioni l'azienda Belaruskali, che insieme alla fondazione dell'atleta paralimpico Aleksei Talai, supporta i soggiorni dei bambini del Donbass in Bielorussia.
Pavel Latushka Svetlana Tsikanouskaya 

Il fatto reale: La Bielorussia dall'inizio dell'operazione speciale ha accolto molti rifugiati ucraini, allo stesso tempo, da anni, accoglie i bambini del Donbass per fargli trascorrere periodi di vacanza nel paese, lontano dalla guerra. 
Anche noi, come Comitato, abbiamo parlato spesso dell'atleta paralimpico Aleksei Talai (qui e qui) che, in prima persona, si occupa dei soggiorni dei ragazzi. 
Aleksej Talai incontra i ragazzi del Donbass

Riguardo l'azienda Belaruskali, che sostiene l'iniziativa e che Latushka vorrebbe includere nelle sanzioni, si tratta di un'azienda di fertilizzanti.
Proprio quei fertilizzanti di cui si parla da mesi e che, inclusi nelle sanzioni, sono un duro colpo per i paesi in via di sviluppo.

consiglio della FAO sull'impatto delle sanzioni sulla sicurezza alimentare 


Latushka chiede di sanzionare Belaruskali


È chiaro che "L'opposizione bielorussa" della Tsikanouskaya si rivela, ancora una volta, un fantoccio nelle mani dell'Occidente. 


Il suo compito è distorcere la realtà per portare avanti la propaganda della Nato, e per infliggere ulteriori sanzioni illegali alla Bielorussia e al suo popolo.
Queste accuse non solo sono palesemente false, ma offendono un paese che da anni si impegna per la pace sul piano diplomatico, e si attiva concretamente per la solidarietà nei confronti degli oppressi.

di Katia Albini

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