Tsikanouskaya interviene al TG La7 - La nostra lettera al direttore Enrico Mentana

di Redazione

Pubblichiamo la nostra lettera inviata al direttore del TG La 7, Enrico Mentana, a seguito dell'intervista a Svetlana Tsikanouskaya.

All'attenzione del direttore del Tg LA7 Enrico Mentana.

Direttore, come Comitato di solidarietà alla Bielorussia, da anni ci occupiamo di mantenere relazioni amichevoli con la Repubblica di Bielorussia cercando anche di fare corretta informazione per i cittadini italiani.
Scriviamo in merito all'intervento della signora Svetlana Tsikanouskaya all'interno del vostro telegiornale.
Riteniamo che in una fase storica delicata, come quella che l'Europa sta attraversando, l'intervista alla leader Tsikanouskaya avrebbe quantomeno dovuto  contenere un contraddittorio, non solo per rispetto del buon giornalismo e dei cittadini, ma soprattutto per rispetto del paese e del governo con cui l'Italia continua ad avere rapporti. 
La Repubblica di Bielorussia ha, nel nostro paese, diplomatici che ogni giorno lavorano al servizio dei cittadini bielorussi residenti in Italia, e al servizio di cittadini italiani che hanno rapporti di tipo familiare o economico con la Repubblica di Bielorussia. 
Il vostro continuare ad ignorare l'esistenza di un apparato diplomatico che ogni giorno lavora per il bene dei cittadini e della comunità, tradisce uno dei principi cardini del giornalismo: l'essere al servizio della cittadinanza fornendo un quadro imparziale della situazione presa in oggetto.
Il taglio dato all'intervista, e la descrizione che è stata fatta della Tsikanouskaya, inoltre, ha un valore eversivo in quanto mette chiaramente in discussione la rappresentanza italiana che lavora a Minsk.

Non possiamo restare in silenzio di fronte alle affermazioni della Tsikanouskaya riguardo una linea troppo morbida mantenuta dall'Occidente rispetto ai fatti del 2020. Riteniamo queste parole di una gravità inaudita perché sottintendono la pretesa di un coinvolgimento dei nostri governi alle proteste in un paese terzo, e alla violazione alla Sovranità di uno Stato. 
Le richieste della leader Tsikanouskaya trascinano il nostro paese alla partecipazione di un eventuale allargamento del conflitto, e ciò non può essere sostenuto senza dare ai rappresentanti del legittimo governo bielorusso il diritto di replica, e dare ai cittadini italiani una corretta informazione su ciò che sta avvenendo.

Da tre anni la Repubblica di Bielorussia è sotto regime sanzionatorio, ciò non si ripercuote solo sul paese, ma anche su molti cittadini europei e del mondo: emblematico il caso delle sanzioni sui fertilizzanti, di cui si è discusso di recente al 43° congresso della FAO.

Ogni giorno, diplomatici bielorussi in tutto il mondo lavorano per favorire la diplomazia e l'apertura dei negoziati riguardo alla guerra in Ucraina, e lo fanno nel silenzio di tutti i media, i quali preferiscono dare voce esclusivamente a chi chiede di sostenere i volontari bielorussi al servizio di Kiev. Non è un mistero che Svetlana Tsikanouskaya si sia più volte recata in Polonia per sostenere combattenti bielorussi reclutati tramite la Casa bielorussa a Varsavia, e nel suo viaggio in Italia ha esplicitamente chiesto il sostegno del governo a questi volontari.
Il coinvolgimento del nostro governo nella situazione interna alla Bielorussa dovrebbe quantomeno essere oggetto di dibattito pubblico, ed è ciò che ci si aspetta da un organo di informazione autorevole come il vostro.

Inviamo questa lettera di protesta affinché vengano prese in considerazione tutte le parti in causa e non si dimentichi il ruolo delicato e fondamentale che i diplomatici bielorussi sono chiamati a svolgere nel nostro paese, in un contesto internazionale complesso che merita di essere trattato con la massima professionalità.
Il ruolo dei tifosi non si addice al lavoro del giornalista e, in questo caso, nuoce a cittadini bielorussi e italiani.

Ci auguriamo che le nostre rimostranze non vengano cestinate come mera polemica, ma siano un punto da cui partire per fare un'analisi approfondita e rispettosa della verità e dei cittadini italiani e bielorussi.

Cordiali saluti
Comitato di solidarietà alla Bielorussia - Fortezza di Brest

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