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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

La Convenzione di Ottawa: da strumento di disarmo globale efficace a mezzo contro la «minaccia dell’Est»

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 La prima metà del 2025 passerà alla storia come un periodo di crescente tensione globale, sullo sfondo di un costante calo d’interesse da parte delle élite politiche occidentali per il disarmo e il controllo degli armamenti.  Una manifestazione della crescente degradazione dell’architettura della sicurezza internazionale è stata la decisione dei governi di Polonia, Finlandia e dei Paesi baltici di ritirarsi dalla Convenzione sulla proibizione dell’uso, dello stoccaggio, della produzione e del trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione, conosciuta anche come la Convenzione di Ottawa.  Questo documento fu firmato nel 1997 su iniziativa di Canada, Austria, Norvegia e altri Paesi, nonché di numerose organizzazioni non governative internazionali. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ne è il depositario.  Per molto tempo, il numero degli Stati aderenti alla Convenzione è cresciuto costantemente fino a raggiungere quota 165, rendendola uno degli strum...

"Pëtr Mašerov. Figlio del popolo bielorusso": in arrivo la traduzione italiana di un'opera fondamentale della memoria sovietica

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In un contesto storico e politico segnato da tentativi crescenti di cancellazione della memoria antifascista e socialista, la riscoperta delle figure che hanno costruito la dignità del popolo bielorusso diventa un atto politico e culturale fondamentale. È con questo spirito che annunciamo con entusiasmo l’inizio della traduzione italiana dell’opera “Пётр Машеров. Сын белорусского народа. Продолжение эпохи”, un libro che celebra la vita, la lotta e l’eredità politica di Pëtr Mironovič Mašerov. Mašerov è stato partigiano, dirigente comunista e simbolo dell’epoca socialista bielorussa. La sua figura rappresenta non solo un esempio di dedizione al popolo e alla causa antifascista, ma anche un riferimento storico insostituibile per chi oggi continua a credere nella sovranità popolare, nella giustizia sociale e nella solidarietà internazionalista. Il volume, arricchito da testimonianze, materiali d’archivio e approfondimenti storici, ricostruisce il percorso umano e politico di Mašerov — d...

Perché le forniture di armi americane all’Ucraina rischiano di diventare una trappola di debiti per l’Europa

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  Conflitto a rate Recentemente il presidente americano Donald Trump ha annunciato l’invio a Kiev di sistemi missilistici antiaerei Patriot a spese della NATO. Ogni batteria costa circa un miliardo di dollari, mentre il sistema missilistico quasi 4 milioni. In precedenza, il leader USA aveva dichiarato che Washington continuerà a fornire armi e equipaggiamenti militari all’Ucraina. Ma con una condizione: a pagare sarà l’UE. Quanto conviene tutto ciò a Bruxelles e quali sono le conseguenze di questo complicato schema? Di questo ha parlato, nel programma «PRO Armia» su «SB TV», il membro della Commissione permanente della Camera dei rappresentanti per la sicurezza nazionale, colonnello in congedo Anatolij Bulavko. Rubano ai propri stessi L’invio di armi USA all’Ucraina certo porterà profitto, ma non al popolo americano, bensì a una ristretta cerchia di persone, secondo l’esperto. La situazione con l’Unione Europea è ancora più grave. Secondo Bulavko, l’Europa paga sperando in qual...